A Casa Tutti Bene 2, i Ristuccia: “Una serie che ti lascia ferite sulla pelle e nell’anima”
Le 8 puntate della seconda stagione disponibili dal 5 maggio su Sky
La seconda stagione di A Casa tutti Bene debutta su Sky Serie, NOW in streaming (sempre disponibile on demand) da venerdì 5 maggio 2023 con i primi due episodi. In occasione della presentazione della serie abbiamo incontrato alcuni protagonisti.
Francesco Scianna, Silvia D’Amico e Simone Liberati sono i Ristuccia, figli di Alba, eredi del fondatore del famoso ristorante San Pietro. Carlo, Sara e Paolo in questa seconda stagione devono affrontare le conseguenze delle varie micce innescate alla fine della prima stagione a partire dalla rivelazione della madre Alba. “I personaggi cambiano, si evolvono” ci dice Silvia D’Amico “hanno un segreto importante da dover mantenere e gli shock possono comportare conseguenze buone o meno buone a seconda delle persone. Per quanto riguarda Sara dovrà anche reagire al tradimento del marito e cercherà di farlo nel migliore dei modi”.
“Lasciamo questi personaggi in un momento drammatico” aggiunge Simone Liberati “la scoperta del segreto disarticola tutti quanti gli equilibri familiari fino a quel momento, cambiano anche dinamiche interne anche nel rapporto tra fratelli, devono rispondere a quello che accade fino a quel momento e lo faranno in maniera energica, anche rabbiosa”.
Un’energia che comporta un impegno fisico ed emotivo notevole per gli attori. “Alla fine della prima stagione dissi a Muccino, cerchiamo di dare al personaggio un momento di solarità al personaggio per farlo respirare un attimo” ha detto Francesco Scianna “evidentemente non m’ha ascoltato. Quando ho letto quello che dovevamo affrontare per un lungo tempo mi sono chiesto quale chiave, quale approccio potessi attivare anche per rendere credibile. Qualche conseguenza si porta anche sul corpo e forse anche emotiva…” dice scherzando.
Nella video intervista ai tre protagonisti di A Casa tutti Bene li vedete scherzare sul loro rapporto, ironizzare sul legame creato sul set “lavorare in questo modo con un regista del genere ti porta a lavorare senza pelle, anche come ti mostri ai tuoi colleghi è naturale, è il secondo anno che lavoriamo insieme ed è incredibile è come se ci conoscessimo da sempre”.